Arriva il bonus che ti paga subito e soprattutto ti farà avere anche una pensione più alta: la grande novità.
L’Italia, anche quest’anno, non ha di certo abbandonato la sua politica assistenziale e, adesso, sono in arrivo diverse nuove agevolazioni. Tra le più famose di quest’anno troviamo sicuramente Assegno d’Inclusione, che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, e la Carta Acquisti. Ma non sono gli unici, con il Governo che ha sì tagliato il Superbonus, ma ha anche deciso di confermare diversi sussidi come quello psicologo o la detrazione fiscale legato all’acquisto dei mobili. Adesso però un nuovo aiuto è in arrivo per i cittadini.
Infatti, c’è un bonus importantissimo per tutte quelle lavoratrici con figli. Per loro già esiste una misura che viene conosciuta come bonus mamma e permetterà di aumentare l’importo della pensione che verrà erogata in futuro. In alternativa, tutte coloro che ne beneficiano potranno andare in pensione con qualche mese o anno in anticipo. Queste agevolazioni puntano ad aumentare l’importo dell’assegno, ma esclusivamente quando liquidato interamente con le regole del contributivo. Adesso è possibile capire come funziona il bonus mamme sulla pensione.
Il bonus mamme ti paga subito e ti regalerà una pensione più alta: come funziona
Il bonus mamme rappresenta un importante strumento di sostegno per le lavoratrici che accedono alla pensione, consentendo loro di aumentare l’importo dell’assegno pensionistico o di anticiparne l’accesso. Questo vantaggio è regolamentato dall’articolo 1, comma 40, lettera c) della legge n. 335 del 1995. Grazie a questo, tutte le lavoratrici potranno aumentare l’importo della pensione in relazione al numero dei figli.
Durante la liquidazione della pensione, le lavoratrici con figli possono scegliere un coefficiente di trasformazione più favorevole, il quale viene utilizzato nel calcolo contributivo per convertire i contributi versati in carriera nell’importo della pensione. Tale coefficiente diventa più vantaggioso a seconda del numero di figli della lavoratrice. Ad esempio, una lavoratrice con 1 o 2 figli, può beneficiare di un coefficiente maggiorato di 1 anno, mentre una lavoratrice con 3 o più figli può ottenere un coefficiente maggiorato di 2 anni.
Per comprendere meglio il sussidio bisogna prendere per esempio tre lavoratrici, tutte con un montante contributivo di 200.000 euro e che accedono alla pensione a 67 anni. La lavoratrice senza figli può avere un coefficiente del 5,723%, mentre una lavoratrice con 1 figlio potrebbe ottenere un coefficiente del 5,931%, e così via. Questo bonus non solo aumenta l’importo dell’assegno pensionistico, ma può anche aiutare le lavoratrici a raggiungere le soglie minime per l’accesso alla pensione.
Inoltre, grazie alla legge Dini, sarà possibile per le lavoratrici non solo usufruire del sussidio per aumentare la pensione, ma anche per anticiparne l’accesso. Per ogni figlio sarà possibile accedere ad uno sconto di 4 mesi sull’età minima richiesta per accedere alla pensione, fino ad un massimo di 12 mesi. La legge, poi, riconosce alle mamme la possibilità di richiedere contribuzione figurativa per le assenze dal lavoro per periodi di educazione e assistenza dei figli fino al 6° anno di età. Nonché per l’assistenza dei figli con disabilità riconosciuta. Il bonus mamme quindi è la misura ideale non solo per aumentare l’importo, ma anche per andare prima in pensione.