L’Efsa ha lanciato l’allarme per alcuni cibi contenenti Nitrosammine cancerogene ai quali bisognerebbe fare assolutamente attenzione.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha lanciato un preoccupante allarme che riguarda la correlazione tra la presenza di nitrosammine nei prodotti e l’acquisto e il consumo di specifici alimenti.
L’ingestione di alimenti cancerogeni porterebbe ad un’esposizione maggiore che potrebbe essere correlata alla comparsa proprio di forme tumorali e neoplasie nelle persone. Per questo l’Efsa ha reso noto i risultati della ricerca, destando attenzione internazionale.
Lo studio, in particolare, mette in evidenza il rischio considerando soprattutto l’insorgere di tumori al fegato. Anche se, comunque, questi non sono gli unici, quindi il rischio è vario. Il livello diffuso di nitrosammine, che è presente in tantissimi prodotti, è un rischio concreto, non sporadico. «Sulla base di studi sugli animali, abbiamo riscontrato l’incidenza dei tumori epatici nei roditori come l’effetto più grave sulla salute» si legge nei dettagli dello studio che, quindi, lancia un allarme comune.
Le nitrosammine sono composti chimici che si formano a seguito della preparazione e trasformazione di alcuni prodotti. Questo processo è facilitato soprattutto dalle elevate temperature e viene poi assorbito dal corpo quando il prodotto viene ingerito e digerito. L’utilizzo continuo di alimenti che hanno questi livelli importanti, potrebbe determinare un problema grave per la salute. La questione è più seria di quanto si pensi, perché, tali sostanze, non sono presenti solo nei prodotti lavorati ma anche in natura. Quindi nelle verdure e nell’acqua e sono talvolta utilizzati come conservanti per consentire ai prodotti di non deperire subito.
Carni, salumi e in generate tutto ciò che viene salato, pesce lavorato, cacao, birra e alcolici ne conterrebbero. Sono stati rinvenuti anche in carne cotta, ortaggi trasformati, cereali, prodotti a base di latte, alimenti fermentati, sottaceto e spaziati. Secondo l’Efsa, quindi, vista la loro diffusione, l’unico modo per bilanciare la questione è seguire una dieta sana e bilanciata. E ridurre per quanto possibile le sostanze che sono altamente lavorate e processate, non mangiare le parti annerite degli alimenti in particolare della carne perché piene di nitrosammina.
Per aiutare l’organismo ad eliminare le nitrosammine, un valido aiuto è l’acido ascorbico che permette di inibirne, appunto, l’assunzione. Anche cipolla, aglio e fragole aiutano a limitare i danni di questi elementi. Ottimale quindi pensare anche a una cottura combinata per andare a limitare il problema per quanto possibile.
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