Se sei in procinto di divorziare, in tutto questo troverai almeno una notizia positiva: puoi difendere i tuoi beni personali dall’ex.
Quando, all’interno di una relazione, le cose non vanno bene, spesso e volentieri si ricorre al divorzio. Una pratica certamente onerosa, ma che in alcuni casi è l’unica via possibile da percorrere. In caso di separazione o del procedimento preso in causa, sarà possibile preservare il proprio denaro e i propri beni personali dalle “grinfie” dell’ex di turno.
Esiste a sua volta una procedura che si può e che si deve seguire, ma che si può applicare solamente a fronte di determinate condizioni: ecco quali.
Come anticipato nel precedente paragrafo di introduzione, esistono varie leggi e varie condizioni che portano chi di interesse alla tutela del proprio denaro. Uno dei metodi più efficaci e anche più sbrigativi, è la divisione equa tra le due parti. Questa può avvenire sia in caso di vendita dell’immobile di proprietà che in caso di detenzione, con il ricavato che verrà ripartito tra i due ex coniugi.
Ad avere la priorità nell’assegnazione della casa sarà il genitore che ha i figli a carico, a prescindere dal fatto che questi siano minorenni o meno. La condizione fondamentale è che questi (o questo) restino a vivere nella casa coniugale dei due ex partner. Esistono inoltre alcune condizioni che prevedono che solo uno dei due coniugi voglia vendere la propria casa.
In questo caso, la parte contraria dovrà pagare all’altra parte la liquidazione del valore della casa, che corrisponde ovviamente alla metà dell’immobile. Questa è a quanto pare l’unica via possibile da percorrere. Vi è, però, a volte, una convenzione errata che, in quanto tale, ha reso doverosa una precisazione onde evitare fraintendimenti. Per evitare che situazioni come il divorzio diventino troppo onerose e svantaggiose per una parte sola, le coppie credono di poter ricorrere a degli accordi prematrimoniali decisi in anticipo.
In realtà questa cosa è valida solo in alcuni Paesi all’estero, legalmente, ma non in Italia. Nel caso in cui dovessero essere stipulati risulterebbero comunque ufficiosi, dunque non considerabili ai sensi della legge. Non è dunque considerabile come una soluzione pratica ed effettiva per tutelare i propri beni. L’unico metodo che consente di limitare i danni, è dunque la divisione equa dell’immobile, così che tra entrambe le parti coinvolte avvenga un compromesso.
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