Le salviette disinfettanti rappresentano un’alternativa pratica e veloce, che consente di igienizzare le superfici in ogni momento.
Il tema dell’igienizzazione delle superfici ha acquisito notevole importanza durante la pandemia da Coronavirus che ha colpito la popolazione nel 2020, provocando l’utilizzo di gel disinfettati, l’abuso di prodotti per la pulizia della casa (alcol soprattutto) e soprattutto la diffusione di un’incontrollata paura per la diffusione dei germi.
Sono trascorsi ormai quattro anni dallo scoppio della pandemia e le acque si sono relativamente calmate. Tuttavia, la comunità medico-scientifica ha comunque sottolineato quanto la periodica igienizzazione delle superfici (e dell’epidermide) contribuisca al ridimensionamento del grado infettivo di virus e batteri.
Oltre dunque ad usufruire dei gel disinfettanti ogni volta che abbandoniamo le mura domestiche, è doveroso occuparsi delle superfici che potrebbero ospitare un quantitativo non indifferente di germi e batteri. Facciamo riferimento ad esempio al tavolo, al ripiano della cucina e soprattutto ai bagni.
In tal caso, una delle alternative più pratiche risiede nell’utilizzo delle salviette igienizzanti, acquistabili al supermercato oppure in farmacia. Tuttavia, per quanto facili e veloci, utilizzarle frequentemente implica uno spreco di denaro e soprattutto di materiale per la realizzazione del prodotto. Per risparmiare e tutelare l’ambiente possiamo quindi realizzare in casa delle salviette disinfettanti.
Procediamo con la preparazione della soluzione disinfettante: prendiamo un barattolo capiente ed uniamo 250ml di acqua, 250ml di aceto di vino bianco e 50ml di alcol. A questo punto, immergiamo due o tre panni in microfibra (in base alla capienza del contenitore) e lasciamo che il tessuto assorba la soluzione, sigillando il barattolo.
Le salviette disinfettanti sono pronte e potrete utilizzarle ogni qualvolta che ne avete bisogno. Laddove vogliate profumare l’ambiente, oltre ad igienizzarlo, potete acquistare degli oli essenziali naturali da aggiungere alla soluzione (rosmarino ad esempio, ma anche lavanda e gelsomino – godono della capacità di contrastare i cattivi odori).
Il vero vantaggio tuttavia risiede nella possibilità di riutilizzarle. Una volta utilizzato il panno, non dovete gettarlo. Sarà sufficiente lavarlo in lavatrice e ripetere l’operazione di preparazione delle salviette per usufruire di uno strumento pressoché infinito di igienizzazione della casa.
Un rimedio simile implica un risparmio di denaro non indifferente, oltre ovviamente a sensibilizzare al ridimensionamento degli sprechi. Le salviette disinfettanti, di fatto, non possono essere riciclate e – una volta assorbito lo sporco – vanno gettate necessariamente nell’indifferenziata. Contribuiscono dunque alla pulizia della casa, ma al contempo rappresentano una fonte di inquinamento.
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