Concluse le vacanze pasquali, è necessario tornare a regime: perdere qualche chilo è semplicissimo con una dieta corretta.
L’aumento di peso si verifica nel momento in cui il corpo subisce le conseguenze di un aumento calorico. I pranzi e le cene in occasione delle feste possono contribuire al gonfiore addominale, ma anche alla ritenzione idrica e al fastidioso senso di pesantezza. Il primo consiglio, volto soprattutto a contrastare i sintomi citati, si riassume nel bere un maggiore quantitativo di acqua. Tuttavia, laddove l’aumento di peso superi i due o tre chili, rifugiarsi nell’assunzione di liquidi non basta.
In tal caso è necessario studiare una dieta temporanea, che possa creare un deficit calorico e che quindi contribuisca a smaltire i liquidi in eccesso accumulati durante le feste. Per tre o quattro giorni occorre assumere meno calorie di quante ne vengono bruciate nel corso della giornata.
Inoltre è doveroso sottolineare che un piano alimentare ipocalorico deve essere considerato semplicemente come un componente detox e che quindi non va assolutamente seguito per oltre sette giorni. Potrebbero, di fatto, insorgere carenze vitaminiche, spossatezza e debolezza.
Pancetta accumulata a Pasqua, il piano alimentare detox di tre giorni
Per perdere i chili accumulati durante le feste pasquali è sufficiente seguire questo piano alimentare per tre giorni. Partendo dalla colazione, all’alba del nostro processo detox assumeremo una tazzina di caffè (senza zucchero e senza latte), delle fette biscottate integrali ed un cucchiaino di miele.
Il secondo giorno possiamo prediligere una fetta di pane integrale tostato con un velo di marmellata (categoricamente senza zucchero) ed una tazzina di caffè. Infine il terzo giorno possiamo preparare una bowl con yogurt magro, frutta ed una componente di carboidrati leggera (muesli, farro o simili).
Il pranzo deve risultare altrettanto leggero. Il primo giorno consumeremo una buschetta (due o tre fette di pane integrale al massimo) con olio extravergine di oliva e pomodorini. Il secondo giorno inseriamo una proteina magra, la quale si può tradurre ad esempio nel petto di pollo e un po’ di insalata fresca. Il terzo giorno una bella insalatona con pesce fresco e verdura.
Per quanto riguarda la cena, anche in tal caso dovremo resistere alle abbuffate per almeno tre giorni. Il primo giorno prepareremo dunque un piatto di pasta al sugo (farina integrale e poco condimento, massimo 80/90 grammi). Il secondo giorno una porzione di cous cous con verdure ed infine il terzo giorno una proteina magra (pollo o tacchino) ed una verdura cotta in padella con poco condimento (ricordiamo che le patate rientrano nel gruppo dei carboidrati e che dunque non possono essere considerate un contorno durante la dieta).