Per i bonus fiscali su bonifici e fatture servono procedure che se non fatte correttamente rischiano di farci perdere i benefici
Nel mondo delle agevolazioni fiscali, anche un piccolo errore può costare caro. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare del 17 del giugno 2023 ha fatto il punto su tutti i bonus sulla casa e anche sulle regole per evitare di perdere la detrazione in caso di errori.
Prendendo ad esempio nello specifico la Detrazione 50% (ma la stessa accortezza rimane allo stesso modo valida per tutti gli altri bonus), si evidenzia la necessità di conoscere tutti i punti critici, ma soprattutto è bene sapere come affrontarli per ottenere il massimo dalle detrazioni fiscali.
Per sfruttare al meglio gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie, è stata imposta come unica forma di pagamento il bonifico parlante. Ma attenzione, un errore nella causale o nei riferimenti normativi potrebbe mettere a rischio la Detrazione 50%.
Secondo la circolare 17 del giugno 2023 dell’Agenzia delle Entrate, un riferimento normativo errato non è necessariamente una condanna: se il motivo del pagamento è chiaro e non impedisce l’applicazione della ritenuta dell’8%, hai la possibilità di correggere l’errore senza compromettere la detrazione.
Compilazione esatta del bonifico parlante e attenzione alle fatture
Se invece la non corretta compilazione del bonifico pregiudica la ritenuta da parte delle banche, è necessario un nuovo pagamento, previo accordo con il beneficiario. In caso di impossibilità , una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà può garantirti comunque l’accesso alla detrazione.
Il bonifico parlante è uno strumento fondamentale quando si tratta di effettuare pagamenti per lavori di riqualificazione energetica o ristrutturazione, quindi assicurati di prestare molta attenzione durante la sua compilazione: dati dell’ordinante, dati del beneficiario, causale del pagamento. Solo seguendo attentamente queste indicazioni e includendo tutti i dati richiesti, potrai compilare il tuo bonifico parlante in modo preciso e completo.
Le fatture inoltre sono le tue pezze d’appoggio per ottenere i bonus fiscali sulle ristrutturazioni edilizie. Anche se non riportano il numero, non c’è da temere: secondo la circolare 24/2020, la mancanza di questo dato non compromette l’effettuazione della ritenuta. Assicurati però che le fatture siano intestate a te o a chi ha sostenuto la spesa.
Se la fattura e il bonifico sono intestati a un solo comproprietario, mentre la spesa è sostenuta da entrambi, fai attenzione: la detrazione spetta anche al soggetto non indicato nei documenti. L’importante è che sulla fattura sia annotata la percentuale di spesa sostenuta da ciascun comproprietario, come indicato dalla circolare 13 maggio 2011, n. 20 dell’Agenzia delle Entrate.