Nei prossimi mesi milioni di percettori potrebbero vedere uno stop sulla Assegno di Inclusione: i soggetti a rischio.
Abbassamento di importi e tagli repentini: questo è quello che stanno vivendo ad oggi o che vedranno nei prossimi mesi moltissimi percettori dell’Assegno di Inclusione. Sono molte le domande che attanagliano le famiglie, poiché essendo un sostegno sostanzialmente nuovo, non si ha ancora piena conoscenza del suo meccanismo.
Come noto, l’Assegno di Inclusione è un sostegno vitale per molte famiglie vicine alla soglia della povertà, garantendo loro una vita dignitosa. Tuttavia, è importante comprendere che questo sussidio può variare nel tempo e alcuni beneficiari che potrebbero ricevere importi inferiori ad aprile o nei mesi successivi ne sono la prova concreta.
Innanzitutto è bene sapere che si tratta di un sussidio, a differenza dell’ex Reddito di cittadinanza, decisamente più mirato al supporto delle famiglie e ai cittadini vulnerabili che dispongono di minori a carico; persone sopra i 60 anni, soggetti disabili o in condizione di svantaggio, che possono comprendere individui con disturbi mentali o dipendenze da droghe e alcol. In tutto ciò, un altro requisito imprescindibile è rappresentato dal limite ISEE che non dev’essere superato per l’ottenimento, ma anche il mantenimento dell’assegno.
Da qui è bene comprendere alcune dinamiche che potrebbero portare ad una riduzione o addirittura il taglio dello stesso supporto economico. Una condizione comune e che sta prendendo vita in questi mesi. Il meccanismo di assegnazione e calcolo dell’Assegno di Inclusione è legato alle condizioni specifiche dei componenti del nucleo familiare. Questo significa che eventi come il compimento dei 18 anni da parte di un minore o il cambiamento dello status di caregiver possono influenzare l’ammontare del sussidio.
Ad esempio, se un minore che era precedentemente considerato nel calcolo del sussidio raggiunge la maggiore età, il numero di beneficiari dell’Assegno di Inclusione potrebbe diminuire. Di conseguenza, l’importo totale del sussidio potrebbe essere ridotto. Questo poiché il beneficio viene erogato solo per i membri del nucleo familiare che soddisfano i requisiti specifici. Nel caso in cui il figlio minorenne è l’unico componente rientrante nella categoria vulnerabile, dal momento che raggiunge la maggiore età, il sussidio viene sottratto in automatico.
Lo stesso, prendendo un altro esempio, vale per soggetti anziani deceduti all’interno del nucleo che percepisce l’assegno. Ovviamente, le variazioni in nuclei con più di un componente vulnerabile vedono solo la riduzione dell’assegno: una famiglia con tre figli minori a carico non perderà l’assegno nel momento in cui uno di questi raggiunge i 18 anni, poiché il nuovo calcolo sarà fatto tenendo contro degli altri due soggetti minori. Questi cambiamenti possono avvenire da un mese all’altro, poiché il calcolo dell’Assegno di Inclusione tiene conto delle condizioni familiari attuali e può variare di conseguenza.
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