È possibile richiedere e ottenere la Naspi e continuare a lavorare? È arrivata la risposta che tutti gli italiani stavano aspettando.
La Naspi (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un sussidio che si eroga alle persone che perdono il lavoro. Per queste categorie, lo Stato assicura un mantenimento per alcuni mesi, fino a quando la persona in questione non diventi di nuovo autonomo dal punto di vista economico. Tutti credono che il sussidio di disoccupazione sia destinato soltanto a chi non ha un lavoro, ma in realtà non è così.
Oggi vogliamo spiegare alle nostre lettrici e ai nostri lettori tutti i dettagli su questo argomento, anche perché spesso non è stata fatta chiarezza in merito. L’INPS, infatti, ha da poco comunicato i nuovi limiti reddituali per l’anno in corso da non superare per ricevere la Naspi. Questo vuol dire che alcuni cittadini italiani potranno ricevere il sussidio di disoccupazione pur avendo già un contratto di lavoro.
Naspi e lavoro: ecco quali sono i limiti per mantenere entrambi
Anche se qualcuno potrebbe restare sorpreso, la Naspi può essere erogata pure a chi ha già un lavoro e per un motivo molto semplice in realtà. Il sussidio di disoccupazione, infatti, è destinato a tutti coloro che perdono il lavoro in maniera involontaria. Questo significa che l’importo non può essere incassato da chi presenta invece le dimissioni volontarie, ma soltanto da chi è stato licenziato dalla propria azienda o ha perso il lavoro senza il proprio consenso.
L’INPS ha comunicato i limiti reddituali da non superare per percepire la Naspi: chi ha un reddito fino a 8.500 euro ed è un lavoratore dipendente o parasubordinato può richiedere il sussidio, esattamente come i lavoratori autonomi, i quali non devono andare oltre un reddito di 5.500 euro all’anno. Il lavoratore ha l’obbligo di comunicare all’INPS l’inizio della propria attività lavorativa entro trenta giorni dall’inizio del rapporto contrattuale con la nuova azienda.
I lavoratori che non dovessero comunicare l’inizio di una nuova attività lavorativa all’INPS riceveranno la sospensione della Naspi, ma solo se il contratto di lavoro dovesse durare fino a sei mesi. Qualora il rapporto contrattuale fosse superiore a sei mesi, infatti, il lavoratore perderà il diritto alla Naspi. Anche i lavoratori autonomi devono comunicare all’INPS gli importi fatturati, altrimenti rischiano di perdere il diritto all’erogazione del sussidio.