Il nuovissimo decreto accertamento gela i contribuenti. Adesso è possibile sapere come funzionano i nuovi controlli sulle tasse: le ultime.
Contrastare l’evasione fiscale è una delle piaghe che sta cercando di combattere il Governo attuale. Secondo logica, se tutti pagano finisce che tutti i cittadini pagheranno di meno. Questo è anche il motivo del malcontento di tutti quegli italiani onesti che al giorno d’oggi si trovano a pagare delle grandi somme di imposte, specie con l’apertura della Partita IVA. Adesso però sono in arrivo dei nuovi controlli previsti dal Governo che addirittura ha deciso di utilizzare l’intelligenza artificiale al fine di prevenire l’evasione.
Con questa strategia riprende quota quindi il contrasto all’evasione fiscale: ora infatti le misure previste dal legislatore sembrano essere di spessore, visto che tra i pian alti si parla di un vero e proprio allarme. E in tal ottica, a dettare legge ci ha pensato l’ultimo decreto definito “Accertamento”. Questo è di fatto il decreto legislativo 13 del 12 febbraio 2024 che all’articolo 2 disciplina l’uso dell’intelligenza artificiale al fine di effettuare analisi del rischio evasione e prevenirla. Per tutti i cittadini adesso è possibile scoprire come funziona il nuovo decreto.
Decreto “Accertamento”, come funziona: così il Governo vuole combattere l’evasione
Gli accertamenti fiscali sono strumenti cruciali per individuare il rischio di evasione e frode nel sistema fiscale. Secondo quanto stabilito dall’articolo 2 del decreto, l’obiettivo principale è contrastare l’evasione fiscale, la frode e promuovere l’adempimento spontaneo attraverso l’utilizzo delle informazioni disponibili nelle banche dati pubbliche. Adesso l’esecutivo non vuole solamente individuare i casi di evasione, ma anche valutare il rischio che alcune transazioni possano nascondere comportamenti non conformi alle norme tributarie.
Il concetto di “rischio fiscale” è centrale in questo contesto, poiché indica la probabilità che un contribuente agisca in violazione delle norme fiscali, sia per errore che in modo intenzionale. Il decreto legislativo prevede che l’analisi dei dati conduca a una selezione delle condotte sospette che possono essere portate avanti da singoli individui o da più soggetti. Le attività di controllo preventive sono fondamentali per prevenire eventuali frodi o evasioni. E così l‘utilizzo di strumenti informatici avanzati (il Tax Net Va) permetterà di facilitare il controllo dell’Agenzia delle Entrate.
Un focus particolare è posto sulla mancata emissione di scontrini e fatture che rappresenta da sempre una delle principali aree di rischio in termini di evasione fiscale. L’obiettivo è potenziare le banche dati esistenti e migliorare l’interconnessione tra di esse, utilizzando anche tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale per analizzare i dati in modo più efficace. Il Governo sta cercando di fare tutto ciò nel rispetto della privacy, tutelando quindi i diritti dei contribuenti italiani.
L’articolo 3 del decreto potenzia la collaborazione tra le autorità finanziarie nazionali e internazionali per lo scambio di informazioni utili per l’accertamento delle imposte. Questo scambio di informazioni riguarda sia le imposte nazionali che quelle internazionali. Nel massimo della trasparenza, quindi, il Decreto Accertamento vuole essere uno strumento utile per combattere l’evasione fiscale.