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Legge di bilancio 2025: modifiche possibili sugli organici? Barbacci (Cisl Scuola) invita il Ministro a convocarli

La questione della Legge di Bilancio 2025 sotto i riflettori con le dichiarazioni di Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola.

Le sue parole offrono un’analisi approfondita e critica sul futuro della scuola italiana, evidenziando problemi e necessità che non possono più essere trascurati. Con un approccio che va oltre il semplice dibattito, Barbacci invita a migliorare l’attuale situazione scolastica, un tema di grande attualità e rilevanza.

Legge di bilancio 2025 critiche anche dalla CISL
Legge di bilancio e Governo sotto i riflettori con i sindacati in agitazione (reedgourmet.it)

Ivana Barbacci ha aperto il dibattito affermando che la Legge di Bilancio 2025 rappresenta “una partita ancora non chiusa”. Questo suggerisce che ci sono ancora margini di manovra per apportare modifiche importanti. In effetti, la segretaria generale della Cisl Scuola sottolinea la necessità di ogni possibile intervento per migliorare le condizioni di lavoro e di insegnamento nel nostro sistema scolastico. “Se ci sono spazi di intervento”, ha dichiarato, “devono essere utilizzati”. Questo concetto implica una forte richiesta al Ministero dell’Istruzione per collaborare e cercare soluzioni del tutto nuove, anziché limitarsi a una mera gestione dei numeri.

In particolare, Barbacci si concentra sulla questione degli organici, criticando il principio di legare il numero di posti disponibili agli alunni iscritti. Questo sistema, a suo avviso, potrebbe limitare le opportunità di una corretta distribuzione delle risorse. “Serve invece aumentare il tempo scuola”, ha affermato, indicando chiaramente che il numero di ore dedicate all’istruzione deve essere aumentato, anziché essere ridotto in nome di un servizio che ormai non correlaziona più al reale fabbisogno.

Classi sovraffollate e necessità di investimenti: un’emergenza da affrontare

Uno dei problemi principali che Barbacci mette in luce è il fenomeno delle classi sovraffollate. Questo aspetto non è solo un problema di gestione fisica degli spazi, ma incide anche sulla qualità dell’insegnamento e sull’efficacia dell’apprendimento. Le classi troppo numerose possono ridurre l’attenzione dell’insegnante e compromettere l’interazione. Pertanto, la segretaria della Cisl Scuola sottolinea la necessità di un intervento deciso per migliorare questa situazione, suggerendo che è fondamentale rafforzare la presenza di personale nelle varie aree critiche del paese.

Legge di bilancio sotto attacco dei sindacati
Anche la scuola creitica la manovra finanziaria del governo, sindacati sul piede di guerra (reedgourmet.it)

In un contesto dove la qualità e l’efficacia della formazione scolastica vengono sistematicamente messe in discussione, Barbacci fa un appello per un incremento del volume di investimenti nell’istruzione, affermando che “deve crescere, non diminuire”. Questo è un punto cruciale, poiché sottolinea come le scelte politiche, talvolta, sembrano completamente dimenticare le promesse fatte riguardo ai finanziamenti e alle risorse.

Il ruolo attivo della Cisl Scuola: oltre la mera protesta

Dopo un incontro con i sindacati, la Cisl Scuola non intende limitarsi a una posizione di protesta. Barbacci ha chiarito che non è nelle loro intenzioni chiudersi in un ruolo di mera lamentela. Secondo lei, è essenziale richiedere un incontro specifico al Ministero dell’Istruzione. “Non ci rassegniamo a richiuderci in un ruolo di mera protesta, sterile e gravosa per chi lavora”, ha affermato. Questo messaggio vuole evidenziare un approccio proattivo e partecipativo, dove la Cisl Scuola intende fare la sua parte nel miglioramento del sistema.

L’impegno della Cisl Scuola va oltre l’attivismo, mirando a costruire un dialogo serio e costruttivo con le istituzioni. Barbacci e il suo sindacato sono consapevoli che il cambiamento è possibile solo attraverso un’interazione sincera con il Ministero. Nuove idee e azioni concrete possono contribuire a trasformare le attuali problematiche del mondo scolastico, rendendolo più equo e funzionale. La speranza è che le autorità ascoltino queste richieste e si attivino prima che sia troppo tardi.

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